Descrizione
Cerro al Lambro, 25 Giugno 2016
Discorso di insediamento a seguito dell'Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale svoltasi in data 5 Giugno 2016
Signori Consiglieri, cittadine e cittadini che oggi avete voluto partecipare all’insediamento di questo nuovo Consiglio Comunale, è per me un grande onore, insieme ad una grande emozione, assumere nuovamente la carica di Sindaco del Comune di Cerro al Lambro.
In questi giorni, pensando a questo momento speciale e solenne, ho ritrovato quasi per caso pubblicato sul sito del comune il discorso che ho pronunciato 5 anni fa e, rileggendolo, ho potuto fare alcune riflessioni.
Avevo chiuso l’intervento con una frase di don Sturzo “Nella politica, come in tutte le sfere dell'attività umana, occorre il tempo, la pazienza, l'attesa del sole e della pioggia, il lungo preparare, il persistente lavorio, per poi, infine, arrivare a raccoglierne i frutti”. E auguravo a tutti anni di abbondanti raccolti.
Penso che se oggi siamo qui è proprio perché molti concittadini hanno ritenuto positiva la semina fatta nella precedente legislatura e buoni i raccolti. Hanno apprezzato l’impegno profuso, condiviso il progetto proposto per il prossimo quinquennio e ritenuto le persone presentate credibili per portare a termine tale progetto.
E permettetemi una breve analisi del voto dello scorso 6 giugno sottolineando principalmente due aspetti:
- La somma non sempre fa il totale. Mi scuserete ma per 5 anni è risuonato in questa sala il richiamo al fatto che la nostra lista non era maggioranza, e che solo grazie alla divisione delle liste che si erano presentate come nostre avversarie nel 2011 avevamo potuto vincere le elezioni. Penso che oggi si possa confermare quanto abbiamo detto tante volte: le divisioni erano state libere scelte fatte dai componenti delle liste di allora e non era detto che il mettere insieme progetti diversi potesse convincere tutti gli elettori a condividere le soluzioni proposte. I cittadini hanno dimostrato anche questa volta di poter valutare quale sia ritenuto il progetto migliore da sostenere.
- Voglia di cambiamento. In questa tornata elettorale è stata sventolata a tutti i livelli (anche nazionale) la voglia di cambiamento, la necessità di affidarsi al nuovo, come se nel nuovo ci fosse un valore aggiunto quasi a priori. Nella mia scelta di ripresentarmi per un secondo mandato c’era invece la chiara volontà di capire quale percezione la gente avesse del lavoro fatto, del progetto realizzato e della credibilità acquisita proprio grazie al lavoro fatto. E questa voglia di cambiamento, che anche in comuni vicino a noi si è manifestata, mi ha fatto temere che la gente potesse ascoltare questi richiami, che quello che ritenevo un esame potesse trasformarsi in una bocciatura. E nell’analisi del voto direi che i nostri concittadini hanno invece scelto chiaramente la continuità nell’impegno e la novità nelle idee.
E permettetemi di dire che anche quella significativa differenza di voti che si era presentata a Cerro nel 2011, grazie al lavoro fatto, si è ridotta di due terzi, segno appunto del buon lavoro fatto. Sempre citando il mio intervento del 2011 sottolineavo:
“è evidente a tutti la composizione del voto dello scorso 15 e 16 maggio, che lascia come eredità a chi oggi è chiamato ad amministrare una significativa spaccatura tra il capoluogo e la frazione. Spaccatura che da subito dobbiamo impegnarci a risanare e, se possibile, a cancellare. 10 anni di lavoro, teso ad unire queste due comunità, sono stati cancellati da un voto che ha raccolto spinte campanilistiche quasi di rivincita. Non possiamo e non vogliamo arrenderci di fronte all’unica evidenza possibile: le nostre due comunità possono e devono collaborare e crescere insieme. Auspico quindi che da questa sera Cerro e Riozzo, con il contributo di tutti noi, possano percorrere una nuova strada insieme”.
Questo risultato ci stimola a lavorare ancora perché la divisione possa via via svanire: tanto è stato fatto ma tanto resta ancora da fare.
I tempi delle analisi politiche si chiudono qui e, da subito, l’impegno è quello di essere operativi e di dare il massimo per realizzare quanto promesso in campagna elettorale. E dirò che il lavoro è già iniziato e ne è testimonianza la prima giunta, riunitasi questa settimana, che ha approvato il progetto esecutivo della nuova Scuola Primaria dopo l’arrivo nelle scorse settimane del parere favorevole dei Vigili del Fuoco, e ha approvato il progetto dello spazio studio per giovani universitari presso la biblioteca, gestito dagli stessi giovani che avevo incontrato in campagna elettorale e che avevano dimostrato interesse al progetto, dando da subito la loro disponibilità per la gestione.
Come penso di aver dimostrato in questi 5 anni, sarò ovviamente il Sindaco di tutti i miei concittadini, e confido nel sostegno di tutti e nella capacità di questa comunità di dimostrare di sapere camminare insieme e lavorare fianco a fianco per il bene di questo territorio.
Ora ritengo doverosi alcuni ringraziamenti: a quanti ci hanno sostenuto, a quanti hanno lavorato per raggiungere questo splendido risultato che raccogliamo come una sfida per il futuro del nostro territorio, e a tutti i nostri elettori. Un ringraziamento ad assessori e consiglieri che mi hanno accompagnato in questi 5 anni trascorsi insieme, a quanti sono ancora qui al mio fianco e a quanti hanno chiuso la loro esperienza amministrativa.
Grazie ai tanti che hanno lavorato per elaborare il programma elettorale, che hanno lavorato per tutta la campagna elettorale, senza risparmiarsi e senza chiedere nulla in cambio.
Grazie a quanti si sono candidati e pur non essendo stati eletti sono ancora al nostro fianco per proseguire insieme il cammino.
Grazie agli assessori vecchi e nuovi, che hanno accettato la sfida di lavorare per attuare il programma elettorale.
Grazie ai nuovi consiglieri comunali di maggioranza, soprattutto ai più giovani che hanno aderito con entusiasmo a questo progetto.
E voglio anticipare un ringraziamento ai componenti del gruppo di minoranza. Un grazie se sapranno occupare in maniera costruttiva quel ruolo che è fondamentale per la vita democratica di un Consiglio Comunale. Un grazie se sapranno cogliere quello spirito di collaborazione che da parte nostra certamente non mancherà, affinchè dalla sintesi e dalle proposte costruttive che giungeranno si sappia insieme cogliere il buono che ognuno saprà offrire.
E voglio concludere anche questa volta il mio intervento con una citazione, stavolta di Giovanni Falcone che diceva: «Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così. Solo che, quando c’è da rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare.» L’ho usata quando abbiamo iniziato il percorso di coinvolgimento delle persone e di avvio dei tavoli tematici per la stesura del programma elettorale. La uso oggi e la dedico a questo Consiglio Comunale, a tutti i suoi componenti: noi abbiamo deciso di fare e di non scegliere la strada comoda della sterile lamentela: l’augurio è che davvero si possa lavorare insieme, pur nelle differenze, per rendere migliore la nostra comunità e il nostro territorio.
Grazie.
Marco Sassi
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Ultimo aggiornamento: 11 luglio 2016, 14:56