Opuscolo Carlo Inzoli
Ultima modifica 17 febbraio 2023
Carlo Inzoli, cittadino di Cerro al Lambro, durante gli anni della seconda guerra mondiale viveva a Palazzo Cornaggia Medici, dal 1996 sede del Municipio, con la moglie Velia e con i figli Giancarlo, Giacomo, Rosangela e Gabriella. Operaio, sindacalista e antifascista, fu prelevato dalle SS dal luogo di lavoro, nello stabilimento Pirelli Bicocca di Milano, durante lo sciopero generale del 23 novembre 1944. Arrestato e detenuto nel braccio destro del carcere milanese di Sam Vittore, venne condannato al lavoro coatto e alla deportazione della Reimahg nazista di Kahla, in Germania, dove morì nel lager n.7 il 20 febbraio 1945 all'età di 47 anni. (FONTE: pannello informativo affisso all'ingresso della sede del Comune)
La cerimonia di posa della Pietra d'inciampo si è tenuta in occasione della Giornata della Memoria 2020, alla presenza di autorità civili, militari e religiose, associazioni e numerosi cittadini. Nell'occasione, dopo il ritrovo al Parco delle Rimembranze e un corteo fino a piazza Roma, si è tenuto il concerto della memoria "Non muoio neanche se mi ammazzano" presso l'Aula Consiliare del Comune.